sabato 14 marzo 2009

Architecture for Human Beings


Se ce l'avessero detto non ci avremmo creduto. Ce l'hanno detto e inizialmente non ci abbiamo creduto. Il sogno segreto di ogni architetto è voler cambiare il mondo. Ora non solo ci crediamo ma ne siamo, nostro malgrado, anche convinti. La voglia di cambiare rimane ma la direzione da prendere rimane sconosciuta. AfHU è il cassetto delle croste, è il contenitore del vorrei ma non posso/non riesco/non sono capace/non è tempo, è la raccolta di alcune riflessioni e idee che nel loro piccolo potrebbero essere lo strumento per rivoluzionare il pianeta ma più probabilmente sono solo fotogrammi subliminali di un colossal hollywoodiano. AfHU è un sentimento passeggero che elude i temi da rivista patinata di architettura e si prende a cuore le aree marginali, le residenze informali, la sostenibilità ambientale ed economica, le piste ciclabili, i territori critici, il bagno della zia Maria e il balcone verandato di nonno Antonio, si occupa delle idee che potrebbero essere la soluzione degli interrogativi di domani che sono già i problemi di oggi. AfHU è progetto che probabilmente non sarà mai realizzato ma che ci siamo divertiti a fare.